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Uso Scorretto Legge 104

L’uso scorretto dei permessi della legge “104/92” può legittimare il licenziamento per giusta causa da parte del datore di lavoro. Quest’ultimo può incaricare l’agenzia investigativa per raccogliere elementi indubbi di prova a supporto dell’uso illegittimo dei permessi della legge 104/92.

Nello specifico, se il lavoratore che usufruisce di tale diritto, invece di accudire il familiare malato, svolge attività per scopi personali o addirittura svolge altre attività lavorative, il datore di lavoro può avviare la procedura di licenziamento per giusta causa.

A questo proposito evidenziamo che l’attività investigativa si sviluppa sulla base di una precisa normativa che riguarda più adempimenti. Lo Statuto dei Lavoratori pone il giusto divieto di vigilare sull’attività lavorativa nei luoghi di lavoro (Art. 2 Legge 20 maggio 1970, nr. 300). L’utilizzo dell’investigazione privata invece, può avvenire se ha come scopo quello della tutela del patrimonio, oppure, all’esterno del luogo di lavoro per verificare se il dipendente sta adempiendo o meno alle obbligazioni del contratto di lavoro. Il controllo finalizzato all’accertamento dell’utilizzo improprio dei permessi della legge “104” (del 1992) non riguarda l’adempimento della prestazione lavorativa in sé, poiché viene effettuato al di fuori dell’orario di lavoro e in fase di sospensione dell’obbligazione principale lavorativa. Per cui l’attività investigativa conferita ad una agenzia investigativa autorizzata è pienamente legittima.

L’indagine può essere documentata sia con prove testimoniali che documentali inoppugnabili, quali video e foto, utilizzabili in sede giudiziaria.

Disponibilità a testimoniare in tribunale.